Ai confini del mondo



90 giorni per circumnavigare l’Antartide ed effettuare migliaia di esperimenti scientifici alla ricerca delle complesse interazioni esistenti fra il clima, l’oceano e l’affascinante continente australe, un universo decisamente ancora poco conosciuto ed indagato.
Era questo l’obiettivo dell’ACE (Antarctic Circumnavigation Expedition) la missione di ricerca guidata dal neonato Istituto polare svizzero che ha concluso il suo viaggio proprio ieri a Città del Capo in Sudafrica.
Noi ne avevamo già parlato qui (nella seconda parte del post).


L'Akademik Treshnikov era partita dal capoluogo sudafricano lo scorso 20 dicembre. A bordo, 55 scienziati internazionali con un obiettivo ben preciso. Studiare i mari che circondano il circolo polare antartico per capire gli effetti del riscaldamento globale sull'Antartide. Questa spedizione è nata da un'idea di Frederik Paulsen, miliardario svedese a capo di un impero farmaceutico. Vodese d'adozione, con questa missione vuole quantificare l'impatto dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento nell'Oceano australe.

Quale dunque la particolarità e l’eccezionalità di questo progetto multidisciplinare a guida svizzera, quali indicazioni può fornire nel campo della ricerca mondiale sul clima, quali infine alcuni segreti non ancora svelati del continente antartico? Bisogna dire che i risultati scientifici precisi dei vari progetti verranno resi noti solo fra 6 mesi circa.
Ma alla trasmissione di divulgazione della Radio Svizzera Italiana "Modem" di stamane sono stati  anticipati alcuni contenuti del bilancio della spedizione con gli ospiti Alessandro Toffoli e Andrea Baccarini, ricercatori dell'ACE, e con Luca Mercalli.
Sono inoltre intervenuti il Segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione Mauro Dell'Ambrogio e Bastien Confino, giornalista della Radio Televisione Svizzera Francese che ha partecipato all'ACE.

QUI si può riascoltare la trasmissione andata in onda stamane.

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