Bianco, scuro, caldo e salato

Alcune fra le più recenti indagini scientifiche in ambito climatologico accomunate da...curiose associazioni sensoriali quasi sinestetiche.
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❖ Cieli più bianchi tipo quelli diffusi in aree urbane odierne, dopo i progetti di geo-ingegneria atti a sparare aerosol solfati in stratosfera. Incremento di luce diffusa ed effetti di riverbero tipo post-grandi eruzioni vulcaniche. Back to 1991/92 e addio al brillante blu favonico?

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❖ Ghiaccio groenlandese nel XXI secolo sempre più scuro e quindi con ridotto potere riflettente, soprattutto alle quote più alte (sopra i 2000 mslm) e in modo accelerante. E dunque con ridotta capacità, d'estate, di sostenersi ergo maggior propensione a fusione. Tutto fa brodo, a quanto pare.

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❖ Ghiaccio marino artico sotto attacco anomalo anche dal flusso di calore oceanico. Out of the blue and into the black e bilancio tutto a sfavore del freddo-blu che esce a vantaggio del caldo-rosso che entra. E come mai ciò che entra è così caldo? Domanda retorica, of course. La retorica di 2000 anni fa.

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❖ Bell'analisi di impronta digitale dell'intensificazione dei flussi di acqua in atmosfera che, come da teoria e dal modellizzazione, sembra mostrare anche importanti e robusti riscontri empirici nell'osservazione di come è cambiata e come cambia la salinità dei mari superficiali negli ultimi 50 anni. Lavoro di detenzione importante, su cui ci torneremo.

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