*WikiLeaf*

Un intero velo di verdi foglie fotosintetiche stendiamo sulla questione LEAKS.
Perché, e di nuovo (pare un trend, oramai):

. se uno compie un atto criminale rubando delle emails per gonfiare mille bolle balle decontestipolando per bene quel che viene rubato al fine di reiterare tesi di partenza fragili come fallacie di cartavelina è un eroe, nonostante Cipolla lo farebbe rientrare nella categoria dei banditi;

. se uno compie un atto furbesco aprendo un sito (**SITO IN CHIARO**) che colleziona soffiate governative e ufficiali per gonfiarci di shocking events i media di half a world away è un criminale apolide costretto a fuggire, nonostante Cipolla lo farebbe rientrare nella categoria degli sprovveduti.

Che ci sia qualche legame voluto, inferito o indotto fra i 2 eventi? E i dilettanti pensionati della richiesta presso il FOIA,  cosa dicono adesso? :-D

E quindi: via con le querele al responsabile dell'attacco e parallelamente con i discorsi atti a sminuirne la portata (senti per es. qui, minuto terzo), esattamente e specularmente come un anno fa si minacciava l'integrità di alcune vittime dell'attacco e al contempo si tentava di ingigantire la bolla gonfiata fino allo scoppio. Girard direbbe che le vittime sono sempre innocenti. Nel caso di leaks non lo so.

E in ogni caso conferma di nuovo - se ce ne fosse bisogno - il bisogno di dissonanza cognitiva che permea questi tempi.

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